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Il Decreto Lavoro corregge il tiro della Riforma Fornero sul contratto a termine.
Sono stati ridotti nuovamente i termini degli intervalli tra un contratto a termine e l’altro: ritornano ad
essere 10 o 20 giorni gli intervalli tra contratti a tempo determinato.
Modifiche importanti anche sul contratto a termine acausale,
l’ipotesi introdotta dalla riforma Lavoro, che consente la stipula del
primo contratto senza l’indicazione delle ragioni giustificative
dell’apposizione del termine, della data di fine contratto. Ora è
possibile prorogare tale contratto, la Riforma Fornero l’aveva vietato.
Altra novità importante è l’esclusione dal D. Lgs. 368 del 2001 dei
contratti a termine stipulati con lavoratori in mobilità: in sostanza a
questi contratti non si applica la normativa sul contratto a tempo
determinato, dagli intervalli ai limiti.