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Il Tribunale di Mantova con la sentenza n.78 del 23 settembre 2020 (a questo link) ha confermato il proprio orientamento rispetto al diritto al riconoscimento dell'anzianità contributiva per i lavoratori con contratto part time ciclico.
Con la sentenza in commento sono state riconosciute alla dipendente 52 settimane annue di contributi, riconoscendo, ai fini pensionistici, anche i periodi non lavorati.
Attualmente per questo tipo di contratto di lavoro, che prevede un orario a tempo pieno in alcuni periodi dell'anno ed una inattività in altri periodi, l'INPS riconosce una anzianità contributiva ridotta e limitata ai medi di presenza al lavoro.
Questo contratto di lavoro è molto diffuso nelle aziende agro-alimentari e negli appalti per mense e pulizie nel settore scolastico ed interessa circa 150.000 lavoratori in Italia.
Generalmente l'INPS riconosce 8/9 mesi di anzianità contributiva all'anno, facendo perdere di fatto, dal punto di vista contributivo, 1 anno ogni 3.
Con la sentenza del Tribunale di Mantova invece la lavoratrice si è vista riconoscere l'anzianità contributiva per 12 mesi all'anno, anticipando quindi il suo diritto alla pensione.